lunedì 24 marzo 2014

BAMBINI: LA VISITA DAL DENTISTA





La visita dal dentista

Prendersi cura dei denti è compito del singolo individuo e dell'odontoiatra di fiducia.
Il bambino si assume la responsabilità dei suoi denti negli intervalli di tempo tra le visite odontoiatriche usando in modo costante ed accurato lo spazzolino con un dentifricio al fluoro.
L'odontoiatra in collaborazione eventualmente con l'igienista dentale effettua visite di controllo periodiche per:
  • accertare la salute dei denti e delle gengive
  • diagnosticare problemi dentali
  • insegnare le procedure di igiene orale e verificarne l'applicazione 
  • controllare la corretta esecuzione
inoltre, se necessario:
  • curare le carie
  • pulire e lucidare i denti per rimuovere macchie e tartaro
  • applicare il gel al fluoro
  • fare radiografie panoramiche ed endorali
  • applicare sigillanti

lunedì 24 febbraio 2014

I DOLORI TEMPORO-MANDIBOLARI

I DOLORI TEMPORO-MANDIBOLARI

Con tale definizione si intendono i disturbi  caratterizzati dall'alterazione dell'articolazione temporo-mandibolare (cioè la giunzione fra osso temporale del cranio e mandibola) o dei legamenti e dei muscoli che la supportano e la fanno muovere. 
Si tratta di un'articolazione molto delicata, il cui allineamento deve essere perfetto per permettere una normale masticazione. Se questo allineamento si altera, i muscoli compensano con movimenti anomali che finiscono con il danneggiare l'articolazione.

Fra le possibili cause di sindrome temporo-mandibolare vi sono: il digrignamento notturno dei denti (bruxismo), i traumi della mandibola, della testa e del collo, la malocclusione, le otturazioni o le protesi dentarie eseguite male, l'artrosi dell'articolazione e la dislocazione articolare (alterata anatomia dei legamenti articolari).

La sindrome temporo-mandibolare è caratterizzata essenzialmente da una limitata e difficoltosa apertura della bocca. A volte la mandibola può bloccarsi in una determinata posizione e tutti i movimenti successivi (sbadigli, masticazione) producono uno scricchiolio e dolere improvviso. Possono inoltre comparire dolore (non solo a livello dell'articolazione ma anche al collo e al volto), cefalea, mal di denti, indolenzimento dei muscoli mandibolari, dolore interno a livello delle orecchie, vertigini e ronzii.

La diagnosi viene generalmente posta dal medico o dal dentista sulla base dei sintomi e dell'esame obbiettivo. Un esame radiografico dell'articolazione, la TAC, possono essere utili per identificare le cause della sindrome e per seguirne l'andamento.

Il trattamento del dolore che spesso accompagna la sindrome temporo-mandibolare può essere effettuato con FANS, mentre i miorilassanti possono aiutare a ridurre la tensione muscolare. 
Spesso è utile l'applicazione di un bite, specie nei soggetti che tendono a digrignare i denti.







IL DENTISTA PORDENONE

martedì 28 gennaio 2014

FLUOROPROFILASSI IN GRAVIDANZA

IL DENTISTA PORDENONE

Il fluoro in gravidanza


L'Organizzazione Mondiale della Sanità ha accertato l'importanza di una corretta integrazione del fluoro durante la gravidanza a partire dal quarto mese, ossia da quando nel feto comincia a formarsi la gemma dentale, per rendere più forti e sani sia i denti da latte che i denti permanenti del bambino. Inoltre se la mamma ha assunto la giusta percentuale di fluoro nel corso della gestazione, nei primi tempi è consigliato non somministrare al neonato integratori a base di fluoro fino almeno al sesto mese. Il fluoro si può assumere dalla gravidanza fino a 6 anni, mediante compresse reperibili in farmacia. Si determina così una riduzione dell'incidenza della carie dell' 80%. L'integrazione deve essere iniziata nel quarto mese di gravidanza, a partire da quando inizia nel dente embrionale la formazione dell’organo dello smalto e della dentina. Per questo l’efficacia del fluoro è massima durante la formazione di scheletro e denti, mentre diminuisce in età adulta
La necessità di un intervento preventivo precoce è evidente analizzando i risultati ottenuti in 40 anni di fluoroprofilassi. Nessuno studio ha evidenziato che la fluoroprofilassi precoce sia inutile. Al contrario, molte ricerche effettuate in Europa e oltreoceano mostrano che esiste una reale capacità dello ione fluoruro di oltrepassare la barriera placentare e distribuirsi a livello fetale, intervenendo nei processi di formazione tessutale dentale. La letteratura ha chiaramente evidenziato che la barriera placentare consente la diffusione di fluoro per via ematica da madre a feto in concentrazioni ematiche di fluoro fino a 0,25 mg /l. Oltre tali concentrazioni essa funziona da filtro attivo e respinge al mittente quantità superiori. Non tutto il fluoro che la futura mamma assume, perciò, arriva al feto. Un’ ampia serie di studi dimostra che su 1 mg di fluoro somministrato alla mamma, quello che arriva al feto è circa un quarto:

0,25 mg attraversano la placenta
0,25 mg si depositano nelle ossa della madre
0,50 mg vengono eliminati dall’organismo materno per escrezione renale, azzerando qualsiasi rischio di sovradosaggio.

Di conseguenza, il nascituro assume una dose sovrapponibile a quella che comincerà ad assumere dopo le due settimane di età. È dimostrato che la somministrazione di 1 mg di fluoro alla mamma, grazie al filtro placentare, non è assolutamente in grado di determinare una fluorosi; al contrario, molti studi hanno documentato che i bambini nati da madri che hanno effettuato la fluoroprofilassi in gravidanza hanno sia i denti decidui che i permanenti più sani di quelli nati da madri che non hanno assunto il fluoro. Lo studio ha preso in considerazione un gruppo di donne incinta che, durante il secondo e terzo trimestre di gravidanza, ha assunto supplementi di fluoruro di sodio in forma di tavolette insieme all'acqua. I risultati hanno dimostrato che il 97% della prole di queste donne non aveva assolutamente alcuna carie per i primi dieci di vita. I bambini, inoltre, non hanno avuto visite mediche a causa di effetti collaterali causati dal trattamento prenatale.

Per quanto riguarda la realtà italiana, un’esperienza condotta in Friuli indica che il 95 per cento delle donne arriva al parto avendo assunto fluoro in gravidanza. In effetti, la donna gravida è molto più attenta alla propria salute proprio in funzione della salute del bambino, oltre ad avere una percezione maggiore del beneficio che può garantire al proprio figlio attraverso una corretta igiene orale. Una mamma con gengive e denti sani trasmette una maggior protezione anche al suo bambino. E' molto importante, infatti, sottolineare che la concentrazione di popolazioni batteriche (in primo luogo lo Streptococcus mutans e Sobrinus) responsabili della patogenesi della carie dentale nella saliva del bambino è direttamente proporzionale alla concentrazione di tali popolazioni nella saliva materna e che la tendenza ad ammalarsi di carie nel bambino, perciò, è tanto più grave e precoce quanto peggiore è lo stato di salute dentale della mamma


martedì 21 gennaio 2014

RICOSTRUZIONE ESTETICA FRONTALI

RICOSTRUZIONE ESTETICA DEI FRONTALI
Può capitare, soprattutto nei bambini, di cadere o di incidentarsi compromettendo in modo significativo gli incisivi frontali. 
Fortunatamente, grazie a materiali all'avanguardia, a tecniche specifiche ed all'esperienza si possono ripristinare riuscendo ad ottenere anche un ottimo risultato estetico. 
A seguire un esempio di un nostro piccolo paziente:






GUARDIA MEDICA ODONTOIATRICA

SERVIZIO DI GUARDIA MEDICA ODONTOIATRICA

Avvisiamo i pazienti che per URGENZE lo Studio sarà reperibile in queste date:


25/26 gennaio
15/16 febbraio
08/09 marzo
05/06 aprile
03/04 maggio

Del Ben Dott. Dario: 328 - 4831655