venerdì 16 dicembre 2016

Vacanze periodo di Natale




Si avvisa i Gentili Pazienti che lo Studio rimarrà chiuso
nelle seguenti date:

da sabato 24/12/2016 a lunedì 26/12/2016
e da sabato 31/12/2016 a domenica 08/01/2017

per urgenze potete chiamare:

GUARDIA MEDICA ODONTOIATRICA 349 5647890
DENTAL SYNERGY 338 8238161

BUON NATALE E FELICE ANNO NUOVO!

venerdì 25 novembre 2016

UNA CORRETTA ALIMENTAZIONE = DENTI IN BUONA SALUTE


NEL 1900, L'ODONTOIATRA WESTON PRICE DECISE DI INTRAPRENDERE UNA RICERCA SULLA CORRELAZIONE TRA L'ALIMENTAZIONE E LA SALUTE DEI DENTI. INIZIO' TALE RICERCA IN QUANTO AVEVA NOTATO CHE NEGLI ANNI SEMPRE PIU' BAMBINI SOFFRIVANO DI CARIE, AFFOLLAMENTO, OLTRE CHE A CONTINUE INFEZIONI, MALATTIE RESPIRATORIE ED ALLERGIE AD ALIMENTI.

STUDIO' ATTENTAMENTE L'ALIMENTAZIONE DI ALCUNE TRIBU' O VILLAGGI, (ESCHIMESI, INDIANI DEL CANADA, UN VILLAGGIO DELLE ALPI SVIZZERE, FLORIDA, MAORIANI, ABORIGENI DELL'AUSTRALIA, PERUVIANI, ED AFRICANI) ISOLATI ED "INCONTAMINATI" DA USI ALIMENTARI NON LORO. IN TUTTI NOTO' UNA PERFEZIONE FISICA, ED UNA MANCANZA DI MALATTIE.
LA PERMUTA RITARDATA DEI DENTI ERA PRATICAMENTE ASSENTE, AFFOLLAMENTO E PROBLEMI DI MASTICAZIONE NULLI.

MA QUANDO ALCUNI MEMBRI DI QUESTI GRUPPI ENTRARONO IN CONTATTO CON PERSONE ESTERNE ALLE LORO TRIBU'|VILLAGGI ED ABBANDONARONO LE SOLITE ABITUDINI ALIMENTARI PER ALIMENTI IMPORTATI DA QUESTE "NUOVE CULTURE", NELLA GENERAZIONE SEGUENTE ALLA LORO INIZIO' A COMPARIRE UNA DEGENERAZIONE FISICA. 

DA QUI PRICE NOTO' UN LEGAME TRA LA SALUTE ORALE, LE MALATTIE FISICHE E L'ALIMENTAZIONE.

IN TUTTE LE DIETE DEI NATIVI INFATTI SI POTEVANO TROVARE I SEGUENTI ALIMENTI E/O CARATTERISTICHE:
  1. I CIBI ERANO NATURALI, NON LAVORATI E BIOLOGICI 
  2. NON C'ERA PRESENZA DI ZUCCHERO, A PARTE MIELE O SCIROPPO D'ACERO
  3. CIBI DEL LORO AMBIENTE E DI STAGIONE
  4. LA GRAN PARTE DEGLI ALIMENTI VENIVANO MANGIATI CRUDI
  5. TUTTE LE CULTURE MANGIAVANO ALIMENTI DI ORIGINE ANIMALE COMPRESE PARTI GRASSE, BURRO GRASSO ED INTERIORA
PRICE CONCLUSE CHE LA CAUSA DELLE CARIE, MA ANCHE DI UNA NON ADEGUATA STRUTTURA OSSEA, AFFOLLAMENTO E DI UNA GENERALE SALUTE CAGIONEVOLE DIPENDEVANO DA TRE FATTORI:

  1. MANCANZA DI MINERALI NELLA DIETA
  2. MANCANZA DI VITAMINE LIPOSOLUBILI (A,D,E,K) 
  3. NUTRIENTI NON IMMEDIATAMENTE DISPONIBILI: L'INTESTINO HA DIFFICOLTA' AD ASSORBIRLE. L'ACIDO FITICO (PRESENTE SOPRATTUTTO NEI CEREALI E NEI LEGUMI) E' RESPOSABILE DI QUESTO MAL FUNZIONAMENTO
UNA DIETA SCARSA DI ALIMENTI RICCHI DI VITAMINE E MINERALI ABBASSA IL CALCIO ED IL FOSFORO DALL'ORGANISMO CHE PER MANTENERSI LI PRELEVA DA OSSA E DA DENTI. ALLO STESSO TEMPO UNA DIETA RICCA DI ACIDO FITICO E RICCHI DI SALE E ZUCCHERO (PANE, BISCOTTI, MERENINE, CRACKER, DOLCI, SNACK, BEVANDE GASSATE ECC.) ACIDIFICA IL CORPO, IL QUALE HA BISOGNO DI PRELEVARE MINERALI ALCALINIZZANTI ED INFIAMMA L'INTESTINO CHE DIVENTA NON IN GRADO DI ASSIMILARE VITAMINE E MINERALI.




martedì 22 novembre 2016

ORTODONZIA: IL LIP BUMPER...cos'è, a cosa serve, come lavora?


LIP BUMPER: DOMANDE PIU' FREQUENTI

COS'E'?
IL LIP BUMPER NON E' ALTRO CHE UN ARCO RIVESTITO DA UNA PLASTICA MORBIDA, POSIZIONATO TRA IL LABBRO E LA GENGIVA INFERIORE E CONNESSO AI SESTI, I PRIMI MOLARI.

COME LAVORA?
LE LABBRA E LE GUANCE ATTIVANO IL LIP BUMPER SPINGENDO IL FILO ED I MOLARI INDIETRO. TALE MOVIMENTO CREA SPAZIO AI DENTI AFFOLLATI ED ALLUNGA I MUSCOLI DELLA GUANCIA, ANDANDO AD INCREMENTARE LO SPESSORE DELL'OSSO MASCELLARE. MODIFICANDO LA POSIZIONE DEI MUSCOLI DEL LABBRO, DELLE GUANCE E DELLA LINGUA, I DENTI ASSUMONO UNA POSIZIONE STABILE ED ARMONIOSA.

PERCHE' VIENE USATO?
IL LIP BUMPER PROVVEDE A CREARE SPAZIO AI DENTI AFFOLLATI, ANDANDO AD ELIMINARE LA NECESSITA' DI DOVER ESTRARRE DENTI PERMANENTI.
INOLTRE CREA UN EQUILIBRIO TRA I MUSCOLI FACCIALI ED I DENTI RETRATTI CREANDO UN SORRISO RADIANTE.

QUANTO TEMPO DURA LA PRESSIONE E LA SPORGENZA DEL LABBRO INFERIORE?
LA PRESSIONE SUL LABBRO E' SOLO TEMPORANEA. UNA VOLTA CHE I MUSCOLI SI SONO BEN POSIZIONATI, LA SPORGENZA SCOMPARIRA' LENTAMENTE NEI PRIMI 7/10 GIORNI DI UTILIZZO DEL DISPOSITIVO. 

CAMBIA IL  MODO DI PARLARE?
LA MAGGIOR PARTE DEI PAZIENTI RIESCE A PARLARE SENZA PROBLEMI DOPO 2/3 GIORNI DALL'INSERIMENTO DEL LIP BUMPER.



martedì 15 novembre 2016

IPERSENSIBILITA' DENTINALE


Ipersensibilità dentinale


Per sensibilità ai denti si intende quando si percepiscono degli stimoli ACUTI  e PUNGENTI, BREVI ma allo stesso tempo VIOLENTI.
Insorgono soprattutto a contatto con cibi ACIDI, CALDI o FREDDI.
Anche uno spazzolamento troppo energico, l'acqua e la pressione generata dall'attività masticatoria possono produrre spesso questi fastidi .

CAUSE PATOLOGICHE:
  1. segno di carie incipiente
  2. segno di incrinatura del dente a causa di un trauma maggiore o a causa di microtraumi ripetuti.
CAUSE NON PATOLOGICHE:
  1. leggera denudazione delle radici dei denti dovuta a certi tipi di chirurgia parodontale.
  2. retrazione gengivale (da spazzolamento o infiammazione gengivale)

TRATTAMENTO DEI DENTI SENSIBILI
  1. cercare l'assenza di cause patologiche come la carie, le fratture o la malattia parodontale.
  2. l'uso di collutorio e dentifrici specifici contenenti FLUORO. Il fluoro infatti esibisce un azione mineralizzante  oltre ad avere un leggero potere ANTIPLACCA ed un'attività desensibilizzante.
  3. se la sensibilità è dovuta da recessioni gengivali è possibile trattare il problema con un intervento di chirurgia gengivale per fornire una nuova copertura alla radice.


lunedì 7 novembre 2016

IL DENTE CARIATO!




LE CARATTERISTICHE DI UN DENTE CARIATO

  1. non gli piace il caldo
  2. non gli piace il freddo
  3. fa male quando "viene masticato"
  4. la gengiva intorno a lui sanguina appena lo guardi!!!!
  5. presenta delle cavità
  6. rompe il filo interdentale
  7. non è mai bianco, tende sempre al giallo o al grigio
  8. vi nasconde la placca ma la mostra davanti al dentista!

mercoledì 12 ottobre 2016

LE FACCETTE IN DISILICATO DI LITIO

FACCETTE IN DISILICATO DI LITIO

LE OTTIMALI PROPRIETA' MECCANICHE E L'ELEVATA RESISTENZA ALLA FRATTURA DEL DISILICATO DI LITIO CONSENTONO DI REALIZZARE DELLE FACCETTE ANCHE IN SITUAZIONI PIU' CRITICHE ED ESPOSTE A SFORZI CONTINUI COME SULLA ZONA DEI GRUPPI FRONTALI .
INOLTRE L'ASSENZA DI METALLO E LA POSSIBILITA' DI MODELLARE SIA LA FORMA CHE IL COLORE PERMETTONO DI RIPRISTINARE AL MEGLIO PROBLEMATICHE ESTETICHE CON INTERVFENTI VELOCI E MINIINVASIVI.

PRIMA:




 DOPO:











lunedì 6 giugno 2016

AUTODIAGNOSI DI GENGIVITE








Autodiagnosi di gengivite

La gengivite è un’infiammazione delle gengive che se non curata può portare allo sviluppo di parodontite nei soggetti suscettibili. Se diagnostica e trattata in tempo è completamente reversibile. Ecco perché è importante riconoscerne sintomi e segni clinici.

La gengivite è un’infiammazione delle gengive non associata a perdita delle strutture di attacco del dente (quali legamento parodontale, osso e, appunto, gengiva). Il fattore che fa nascere o esacerba questa infiammazione è la placca dentale, cioè l’insieme dei batteri che si accumulano sulle superfici dei denti.
Una gengiva clinicamente sana appare di colore rosa corallo, non gonfia e non sanguinante se stimolata da spazzolino o filo interdentale. Teoricamente, se un paziente fosse in grado di pulire perfettamente ogni area dei propri denti (esterna, interna e tra dente e dente) con procedure di igiene orale domiciliare corrette (spazzolino, scovolino, filo interdentale, agenti antiplacca) e regolari (almeno 3 volte al giorno), avrebbe una gengiva sana. Al contrario, un paziente che non pratica corrette procedure di igiene orale domiciliare presenterà sicuramente uno o più denti affetti da gengivite.

Perché la gengiva sana si infiamma?
I batteri presenti sulla superficie dei denti a ridosso della gengiva causano l’infiammazione della gengiva. Questa nasce inizialmente come con una dilatazione microscopica di piccoli vasi sanguigni. Questa fase dura per i primi 2-3 giorni di accumulo di placca dentale e raramente dà sintomi percepibili da parte del paziente. Il persistere della presenza di batteri per altri  giorni fa aumentare il numero di capillari presenti nella gengiva, consentendo un ulteriore aumento dell’infiammazione. I segni clinici ora possono essere apprezzabili: si può facilmente notare sanguinamento gengivale al passaggio dello spazzolino o del filo interdentale. Se la placca dentale non viene correttamente rimossa, le cellule dell’infiammazione accorrono ancora più numerose ed anche la struttura della gengiva si modifica, diventando gonfia ed edematosa e rossa. In questa fase il gonfiore gengivale è francamente visibile e le gengive diventano rossastre e sanguinano molto facilmente, talvolta anche spontaneamente. Tale infiammazione può colpire anche solo alcuni denti: in altre parole, si può avere una bocca pulita, ma avere gengivite, anche avanzata, solo in certi punti (quelli non puliti correttamente).

Perché è importante accorgersi di avere gengivite?
La gengivite, se curata, sparisce e le gengive guariscono senza esiti; se, invece, la gengivite viene lasciata progredire indisturbata, può portare allo sviluppo di parodontite. È, dunque, fondamentale diagnosticarla precocemente e trattare subito tale patologia.

Come accorgersi di essere affetti da gengivite?
Sanguinamento gengivale. Una gengiva sana non sanguina. Se spazzolando o passando filo o scovolino, correttamente e delicatamente, ci accorgiamo di avere sanguinamento, in quel punto vi è infiammazione gengivale.
Gonfiore delle gengive.  Se in qualche punto la gengiva è gonfia, è probabile che vi sia gengivite. Il gonfiore delle gengive è più difficile da notare, rispetto al sanguinamento, se non quando è molto spiccato o è nei denti anteriori (è difficile controllarsi la gengiva nei denti di dietro!). Spesso, però, il gonfiore è comunque associato al sanguinamento e, quindi, basta già il sanguinamento a costituire un segnale di allarme.
Rossore delle gengive. La gengiva infiammata tende a diventare rossastra. Questo segno è più difficile da notare rispetto agli altri, perché varia molto da soggetto a soggetto e, a meno che non sia un rossore intenso, raramente il paziente può percepirlo senza strumenti adatti, come una forte luce e lo specchietto del dentista.
Presenza di placca dentale.  La placca dentale può essere notata come una “poltiglia” biancastra sulla superficie del dente, altre volte la placca è così abbondante da macchiare il dente di un colore giallo-brunastro, altre volte ancora è associata alla presenza di tartaro. La presenza di placca o tartaro ci deve suggerire che ci possa essere gengivite e, dunque, di pulire  meglio le zone “sporche” e farsi controllare dal dentista o da un parodontologo.
Alitosi.  L’alitosi è causata per la maggior parte dei casi dalla presenza di placca ed infiammazione gengivale.

Note
La gengivite non dà dolore, è per lo più asintomatica, ecco perché per una diagnosi precoce è importante prestare attenzione ad alcuni segni clinici che la caratterizzano. Appena si sospetta di esserne affetti è bene consultare un odontoiatra e  seguire la terapia e le istruzioni di igiene orale domiciliare dello specialista. La gengivite, infatti, è reversibile e si può guarire  completamente.

Consigli pratici
Come in tutte le patologie, prevenire è meglio che curare. Quando si va dal proprio odontoiatra è bene seguire scrupolosamente i consigli su come spazzolare e pulire i propri denti. In caso compaiano segni di gengivite, recarsi immediatamente dal proprio specialista per farsi curare.

lunedì 16 maggio 2016

SCOVOLINO E COLLUTORIO. Perché usarli?

Scovolino?

Lo scovolino (o spazzolino interdentale) è uno strumento appositamente ideato per la rimozione della placca batterica dagli spazi interdentali.
È particolarmente efficace negli spazi interdentali sufficientemente ampi per il suo inserimento. In tali situazioni lo scovolino garantisce una capacità di detersione superiore a quella del filo interdentale, con una maggiore facilità di impiego.
Lo scovolino va utilizzato con movimenti ripetuti di va e vieni nella zona interessata e accedendo sia dall’aspetto vestibolare (esterno) che da quello linguale (interno) dello spazio interdentale.
La scelta della misura dello scovolino deve essere adeguata a questo spazio. Lo scovolino deve passare esercitando una certa frizione sulle superfici dentali, per garantirne adeguata detersione.

A cosa serve fare gli sciacqui con il collutorio?

I collutori non sostituiscono una corretta tecnica di spazzolamento dei denti.
Esistono tuttavia diverse tipologie di collutori, quelli comunemente definiti da banco e presenti anche nei supermercati, possono essere utili come strumenti di prevenzione della carie dentaria.
I collutori che richiedono una prescrizione medica e hanno una più specifica azione antibatterica parodontale, sono di solito utilizzati per brevi periodi legati alla impossibilità di praticare le normali tecniche di spazzolamento dei denti.
Questi ultimi possono avere effetti collaterali sgradevoli se usati continuativamente per lunghi periodi.

mercoledì 11 maggio 2016

L'ALITO CATTIVO



L'alito cattivo


Questo disturbo può interessare chiunque (bambini, adulti, anziani) e può essere un motivo di disagio, specie nei rapporti interpersonali. 
Nella maggior parte dei casi l'alito cattivo è legato a cattive condizioni della bocca o ad abitudini che possono essere corrette.

L'alito cattivo è un disturbo che spesso può essere trattato con successo.

Se dipende dalla bocca:

Igiene orale. La pulizia accurata dei denti è essenziale per evitare l’alitosi. Un’igiene scarsa non allontana i residui alimentari e favorisce l’accumulo di una sottile pellicola (placca batterica) sulle superfici dei denti, delle gengive e della lingua. I batteri utilizzano queste sostanze e producono composti che sono la causa principale del cattivo odore.

Saliva. L’azione della saliva è importante per mantenere una bocca pulita, quindi tutte le condizioni che determinano la bocca secca (xerostomia) favoriscono l’alitosi.

Malattie orali. Tutte le patologie che colpiscono il cavo orale (gengiviti, parodontiti, carie estese, malattie della mucosa) aumentano l’alitosi. È quindi necessario mantenere in buona salute la propria bocca controllando periodicamente con il dentista lo stato di denti e gengive.

Altre cause. Otturazioni, apparecchi ortodontici e protesi difficili da pulire, favoriscono l’accumulo della placca e possono causare alitosi.
Alitosi da fattori esterni:

Alimenti. Aglio, cipolla, porri e alcune spezie possono causare odori sgradevoli nell’alito fino a 72 ore dopo la loro assunzione.

Alcol. Le bevande alcoliche sono una causa comune di alitosi.

Fumo. L’abitudine al fumo di tabacco conferisce all’alito un odore caratteristico e persistente, in parte dovuto a composti volatili solforati.

Se non dipende dalla bocca:
Talora l’alitosi può essere causata da patologie infiammatorie come le sinusiti e le tonsilliti. Anche alcune malattie bronchiali e gastriche possono determinare un alito cattivo.



L’intervento del dentista
Quando si soffre di questo disturbo la cosa migliore da fare è parlarne con il dentista che potrà individuare le cause del cattivo odore e aiutare a risolvere il
problema spesso semplicemente con sedute di igiene orale.

Consigli pratici
Se non ci sono cause particolari, per evitare l’alito cattivo è sufficiente seguire alcuni semplici accorgimenti:
spazzolare bene i denti, pulire gli spazi tra i denti con l’apposito filo, spazzolare la lingua;
evitare di mangiare cibi che causano un cattivo odore dell’alito (aglio, cipolla e simili);
non fumare sigarette, sigari o pipa.
Consultare il medico generico per le cause di alitosi non di pertinenza del cavo orale.

martedì 10 maggio 2016

PARODONTITE E GRAVIDANZA





PARODONTITE E GRAVIDANZA

Una donna in dolce attesa è più esposta ad avere infiammazione delle gengive. La presenza di parodontite in gravidanza, inoltre, sembra aumentare il rischio di parto prematuro. Ecco perché è importante che una futura mamma curi le proprie gengive.

Le alterazioni ormonali, tipiche della gravidanza, causano nelle gengive un aumento della tendenza ad infiammare. Esistono, infatti, diverse patologie gengivali che colpiscono le donne in gravidanza. Una di queste è la “gengivite associata alla gravidanza”, caratterizzata da una spiccata infiammazione gengivale, anche quando vi è poca placca dentale attorno ai denti. Tale gengivite inizia in genere dal secondo o terzo trimestre di gestazione e regredisce dopo il parto. Ecco perché durante il periodo di gestazione è bene sottoporsi a visite di controllo periodiche dal proprio dentista.

Un’altra forma di infiammazione gengivale che può insorgere durante la in gestazione è il “granuloma piogenico” (o epulide gravidica). Questo compare all’improvviso e si presenta come una massa protuberante, a forma di fungo, rossastra, localizzata in genere tra i denti, più frequentemente nell’arcata superiore. Questa massa sanguina molto facilmente se irritata (come per esempio durante lo spazzolamento) e può comparire in qualsiasi momento della gravidanza. Anche il granuloma piogenico tende a regredire  dopo il parto. Ancora una volta, il modo più efficace di prevenire le complicanze di questa condizione è effettuare visite periodiche presso il proprio dentista. Se il granuloma dovesse rimanere presente anche dopo il parto, può esserne indicata l’asportazione chirurgica.

Sfortunatamente però alcuni casi di gengivite gravidica evolvono in parodontite gravidica. E’ pertanto gestire correttamente il sanguinamento gengivale in gravidanza perché potrebbe essere segno premonitore di una patologia più complessa.

Inoltre, molti studi hanno dimostrato che essere affetti da parodontite durante la gravidanza può comportare il rischio di parto pre-termine. Il parto pre-termine o prematuro è la nascita del neonato tra la 22° e la 37° settimana di gestazione (il normale periodo di gestazione, invece, è compreso tra le 37 e le 40 settimane). Questo è un evento frequente anche nei paesi sviluppati (circa il 10% delle gravidanze), che si associa, purtroppo, ad un alto rischio di complicanze per il nascituro.

Molte condizioni predispongono al parto pre-termine, come un’età molto giovane della mamma, l’etnia, gestazioni multiple, consumo di alcool e fumo di sigaretta, stress, ma anche la presenza di infezioni batteriche (in qualsiasi distretto del corpo della gestante). Qualsiasi infezione, infatti, che comporti  la presenza nel sangue di batteri o di sostanze rilasciate dai batteri stessi (batteriemia) fa sì che i tessuti della placenta ricevano, attraverso il circolo ematico, tali sostanze infette. Ciò comporta un’infiammazione che porta all’induzione di doglie anzitempo.  Non è un caso, dunque, se esiste un’associazione tra presenza di parodontite nella mamma e parto prematuro.

E’ dunque consigliabile che ogni gestante si sottoponga ad una visita presso il proprio dentista per valutare lo stato delle proprie gengive. Se si dovesse scoprire di essere affetti da parodontite o gengivite è bene sottoporsi a cure, non solo per la salvaguardia dei propri denti, ma anche probabilmente per quella della salute del bambino.

È ovvio che in stato di gravidanza le cure odontoiatriche devono essere eseguite limitandone al minimo l’invasività e l’uso di farmaci (ad esempio anestetici o antibiotici), specie nel primo trimestre di gestazione. È, quindi, consigliabile farsi visitare e trattare per la parodontite prima di affrontare una gravidanza. Nel caso di patologia comunque si preferisce trattare la futura mamma nel secondo trimestre.

 Note

Durante la gravidanza è facile essere soggetti ad una maggiore infiammazione gengivale. Se si è gravide e si sa o si sospetta di essere a rischio di parodontite, è bene sottoporsi a cure presso il proprio dentista..



Consigli pratici

Una mamma col pancione o un aspirante mamma è bene che si sottoponga a visite periodiche di controllo prima e durante la gravidanza per controllare meglio la propria salute orale e la salute del nascituro.


martedì 5 aprile 2016

LE AFTE DELLA BOCCA

                                                             www.ildentistapordenone.it


AFTA DELLA BOCCA


L'AFTOSI E' UN AFFEZIONE MOLTO COMUNE. LE AFTE POSSONO COMPARIRE GIA' IN ETA' ADOLESCENZIALE, MOLTO RARAMENTE NELL'INFANZIA.
L'INSORGENZA DI UN AFTA E' SPESSO PREANNUNCIATA DA UNA SENSAZIONE DI BRUCIORE CHE INSORGE IN GENERE UNO O DUE GIORNI PRIMA NELL'AREA DI MUCOSA IN CUI QUESTA SI MANIFESTERA'.
QUANDO LE AFTE INTERESSANO ESCLUSIVAMENTE LE MUCOSE ORALI E RICOMPAIONO A DISTANZA DI TEMPO REGOLARE, COME AVVIENE NELLA STRAGRANDE MAGGIORANZA DEI CASI SI PARLA DI STOMATITE AFTOSA RECIDIVANTE. 

SECONDO L'IPOTESI DIETETICA, L'INSORGENZA DELLE AFTE IN SOGGETTI PREDISPOSTI SAREBBE FACILITATA DA UNA ALIMENTAZIONE TROPPO RICCA DI ALCOLICI, CIBI PICCANTI, GRASSI ANIMALI, FRUTTA SECCA, MOSTARDA FORMAGGIO E CIOCCOLATO. ANCHE LA CARENZA DI ALCUNI MINERALI (ZINCO) E SOPRATTUTTO DI FERRO E' SIGNIFICATIVAMENTE ASSOCIATA ALLA PRESENZA DI AFTE DELLA MUCOSA ORALE. ALLO STESSO MODO L'ORIGINE DELLE AFTE E' STATA  COLLEGATA A CARENZE VITAMINICHE ED IN PARTICOLARE DI B12 E DI ACIDO FOLICO O VITAMINA B19, 

IN OGNI CASO LE CAUSE DELLE AFTE NON SONO ANCORA COMPLETAMENTE CONOSCIUTE, ANCHE SE A RIGUARDO SONO STATE AVANZATE DIVERSE IPOTESI, PROBABILMENTE DIPENDENTI TRA LORO ( PSICOSOMATICHE, ALLERGICHE, AUTOIMMUNI, ORMONALI, INFETTIVE, GENETICHE E DIETETICHE).
SPORADICAMENTE LE AFTE DELLA BOCCA POSSONO ESSERE LA SEMPLICE CONSEGUENZA DI TRAUMI, QUALI MORSICATURE DURANTE LA MASTICAZIONE OD UN UTILIZZO TROPPO ENERGICO DELLO SPAZZOLINO.

PURTROPPO NON ESISTE UN VERO E PROPRIO TRATTAMENTO PARTICOLARE EFFICACE, ANCHE SE POSSONO ESSERE UTILI ALIMENTI, INTEGRATORI E MEDICINALI CAPACI DI AUMENTARE L'EFFICIENZA FISICA ED IMMUNITARIA (VITAMINICI, PROBIOTICI, MINERALI); UTILE ANCHE IL RICORSO A PRATICHE DI RILASSAMENTO PSICOFISICO PER DIMINUIRE LO STRESS. L'USO TOPICO DI CORTICOSTEROIDI, DA ASSUMERSI SOTTOFORMA DI COLLUTORIO E/O CREME, GEL, HA DIMOSTRATO UNA CERTA UTILITA' NEL RIDURRE LA GRAVITA' E LA DURATA DELLE ULCERAZIONI, MA NON HA EFFETTO SULLA FREQUENZA DEGLI EPISODI AFTOSICI.

lunedì 14 marzo 2016

FILLER ALLE LABBRA





FILLER ALLE LABBRA

I FILLERS SONO MATERIALI DI RIEMPIMENTO DI DERIVAZIONE NATURALE E/O SINTETICA.
VENGONO INIETTATI CON L'AUSILIO DI SOTTILI AGHI ALL'INTERNO DELLA MUCOSA LABIALE OPPURE LUNGO IL CONTORNO DELLA STESSA.

IL PAZIENTE DEVE ESSERE SEMPRE A CONOSCENZA DELLE SEGUENTI INDICAZIONI:

  • CARATTERISTICHE E PROPRIETA' DEI COMPONENTI DEI FILLER
  • DEFINIZIONE DELLE MODALITA' CON CUI AVVERRA' IL TRATTAMENTO
  • EVENTUALI MISURE PRECAUZIONALI
  • ESSERE INFORMATO SUI RISULTATI ESTETICI
                                             
TEMPI E MODI

IL TRATTAMENTO VIENE ESEGUITO SOTTO ANESTESIA LOCALE. VIENE APPLICATA UNA POMATA ANESTETICA CIRCA MEZZ'ORA PRIMA DELL'INTERVENTO CHE DURA CIRCA UN'ORA.
                                 
CI SONO DUE TIPI DI INIEZIONE:
  • LINEARE: L'AGO VIENE INSERITO LUNGO L'AREA DA RIEMPIRE E RETRAENDO SI INIETTA IL MATERIALE IN MODO CONTINUO.
  • SERIALE: IL FILLER VIENE INIETTATO CON PIU' PUNTURE (4/5 PER LABBRO)
IL TRATTAMENTO PREVEDE SOLITAMENTE PIU' APPLICAZIONI E' IMPOSSIBILE OTTENERE IL RISULTATO DESIDERATO CON UNA SOLA INIEZIONE DURANTE UN UNICA SEDUTA.

SE COMPARE UN EDEMA IN CORRISPONDENZA DEL PUNTO DI INIEZIONE BISOGNA STABILIRE SE E' STATO INIETTATO SUFFICIENTE MATERIALE O SE IL FILLER E' STATO INOCULATO IN MODO SIMMETRICO O MENO. DOPO 1 O 2 SETTIMANE SI CONTROLLA IL RISULTATO DEL TRATTAMENTO ED IN CASO CORREGGERE LE EVENTUALI ZONE ASIMMETRICHE.

OGNI TRATTAMENTO DOVREBBE ESSERE APPLICATO IN MANIERA "CONSERVATIVA" : E' POSSIBILE INIETTARE ALTRO MATERIALE, MA SE SI ACCEDE
SI PUO' SOLO ATTENDERE IL RIASSORBIMENTO DEL COMPONENTE.

COSA FARE DOPO IL TRATTAMENTO?

EVITARE IL SOLE O ESPORSI AL FREDDO FINO A QUANDO IL GONFIORE NON SCOMPARE.

NON ESPORSI AL SOLE SE RISULTA UN EDEMA O UN LIVIDO

NON ASSUMERE FARMACI ANTINFIAMMATORI NON STEROIDEI

USARE UNA CREMA ANTI EDEMA, SU PRESCRIZIONE DEL MEDICO

EVITARE ALCOLICI 

NON RICORRERE AL TRUCCO NELLE 12 ORE SUCCESSIVE

I RISULTATI SONO IMMEDIATI E SONO DEFINITIVI IN POCHI GIORNI ALLA SCOMPARSA DEL TIPICO GONFIORE POST TRATTAMENTO

POSSIBILI COMPLICANZE:

IN GENERE LE COMPLICANZE SONO DI LIEVE O MODESTA ENTITA': ALCUNE SI RISOLVONO SPONTANEAMENTE.


  • NECROSI SUPERFICIALE PER CONGESTIONE DEI VASI
  • SBIANCAMENTO TRANSITORIO DELLA ZONA TRATTATA (TRANSITORIO), PER PREVENIRLO, EVITARE DI ESERCITARE UNA PRESSIONE ECCESSIVA NELL'AREA SOTTOPOSTA A RIEMPIMENTO CON FILLER.
  • REINFUSIONE EMATICA CON LA FORMAZIONE DI UNA PICCOLA AREA NECROTICA . PER PREVENIRLA FARE ATTENZIONE AL PIANO DI INOCULAZIONE PER EVITARE UNA SOVRAINIEZIONE.
  • FORMAZIONE DI UN EMATOMA O DI ECCHIMOSI.
IL GONFIORE TIPICO SI MANIFESTA A SEGUITO DELL'INIEZIONE DEI FILLER PER LE LABBRA E SCOMPARE DOPO CIRCA 24 -48 ORE.
PER ALLEVIARE LA SENSAZIONE DI FASTIDIO E' CONSIGLIABILE RICORRERE AD IMPACCHI CALDO - UMIDI E/O ALL'USO DI CORTISONICI A LIVELLO TOPICO (DA APPLICARE NELLA REGIONE TRATTATA).




giovedì 18 febbraio 2016

La salute orale nei bambini

CONSIGLI BASILARI E RACCOMANDAZIONI DELLE LINEE GUIDA NAZIONALI.

LA SALUTE DELLA BOCCA E DEI DENTI E' UN PATRIMONIO DA COSTRUIRE E SALVAGUARDARE ATTRAVERSO UNA SCRUPOLOSA IGIENE ORALE.
LE CORRETTE ABITUDINI VANNO ACQUISITE DURANTE L'INFANZIA, CON L'AIUTO DEI GENITORI, E CONSOLIDATE DURANTE L'ADOLESCENZA.

QUANDO COMINCIARE:
precocemente, con l'eruzione del primo dentino. Le manovre di igiene orale devono essere praticate con regolarità dal genitore.

COME FARE:
lo spazzolamento dei denti deve essere praticato almeno 2 volte al giornoa distanza di 15-20 minuti dai pasti, con movimenti dall'alto al basso, dedicando almeno un minuto a ciascuna arcata dentaria.
Per rimuovere la placca è fondamentale una buona manualità, pertanto i genitori devono supervisionare l'igiene orale dei propri figli fino alla loro acquisizione della necessaria dimestichezza.

COSA USARE:
DENTIFRICIO E FLUORO
dal sesto mese è consigliato l'utilizzo in piccole quantità (pari alle dimensioni di una lenticchia) di un dentifricio specifico al fluoro; per prolungarne il contatto con i denti evitare di risciacquare subito la bocca. Il fabbisogno di fluoro giornaliero può essere garantito anche mediante integratori orali suggeriti dal pediatra . 

LO SPAZZOLINO
Per i bambini è consigliato uno spazzolino a setole morbide di dimensioni ridotte, da sostituire periodicamente (circa ogni 3/4 mesi). L'impiego di uno spazzolino elettrico a setole rotanti oscillanti, semplifica l'operazione di rimozione della placca e contribuisce a migliorare la salute gengivale ed orale.

COLLUTORIO E FILO INTERDENTALE
dal sesto anno di età, quando il bambino è in grado di evitarne l'indigestione, è consigliato l'utilizzo di un collutorio al fluoro. Il filo interdentale è un altro prezioso strumento per rimuovere i residui alimentari soprattutto nei bambini con denti molto ravvicinati o portatori di apparecchi ortodontici.


da ricordare......

CONTROLLI E PREVENZIONE
- sottoporre il bambino ad almeno un controllo dal dentista ogni anno sin dal completamento della dentizione da latte o su consiglio del pediatra
- seguire le indicazioni di prevenzione della carie, come per esempio la sigillatura dei solchi molari permanenti

ABITUDINI E COMPORTAMENTI
DA EVITARE:
- intingere il succhiotto nel miele o nello zucchero, proporre biberon con bevande zuccherine.
- assumere bevande ed alimenti contenenti zuccheri al di fuori dei pasti principali

DA PROMUOVERE:
- privilegiare i cibi con zuccheri complessi (frutta ed alimenti integrali) e prestare attenzione a quelli raffinati, con elevato contenuto in zuccheri semplici (biscotti, torte, snack)
- abituare il bambino a bere con regolarità durante la giornata