giovedì 17 dicembre 2015

Vacanze di Natale

                                                          www.ildentistapordenone.it

VI AUGURIAMO UN BUON NATALE 
ED UN FELICE ANNO NUOVO!

lunedì 14 dicembre 2015

martedì 10 novembre 2015

ALLINEATORI ALL IN IL TRATTAMENTO ORTODONTICO INVISIBILE


ALLINEATORI ALL IN 

IL TRATTAMENTO 
ORTODONTICO INVISIBILE





1. PER QUANTO TEMPO BISOGNA PORTARLALa mascherina di allineamento va portata sempre, escluso durante i pasti e la pulizia dei denti. É bene evitare di masticare chewing-gum con le mascherine. 


2. ISTRUZIONI PER LA RIMOZIONE : Per inserire l’allineatore è sufficiente calzarlo sull’arcata e premere leggermente con le dita. Per rimuovere l’allineatore: sollevare leggermente l’allineatore prima dalla parte posteriore (dai molari) destra e sinistra insieme. Contemporaneamente sollevare leggermente nei punti dove sono presenti attachments (seguire le istruzioni del vostro Ortodontista). 



3. ALIMENTAZIONE: La mascherina va tolta durante i pasti, quindi non occorre modificare le proprie abitudini di alimentazione. Dopo ogni pasto, prima di rimontare le mascherine, va effettuata un’accurata pulizia dei denti con spazzolino e filo interdentale. 



4. FUMATORI: Si consiglia di NON fumare con indosso gli allineatori, per evitare di macchiarli o di alterarne l'invisibilità. 



5. PULIZIA MASCHERINE: Per la pulizia si può utilizzare il normale spazzolino e sciacquare con acqua tiepida. Prima di rimontare le mascherine bisogna ricordarsi sempre di lavare i denti e passare il filo interdentale.



6. CONSERVAZIONE MASCHERINE: Si consiglia di riporre le mascherine nell’apposito astuccio. 



7. VISITE DAL DENTISTA: il cambio della mascherina avviene ogni 15gg, la durata della visita dura pochi minuti.


8. DURATA DEL TRATTAMENTO: La durata è simile a quella dei trattamenti con apparecchiature tradizionali, ovvero può variare da 8 a 18 mesi in base alla tipologia di trattamento. Maggiori informazioni saranno fornite dal Medico Ortodontista. Ad ogni cambio di mascherina si può avvertire un senso di fastidio, questo è normale perché la mascherina diventa attiva per la risoluzione del trattamento. Questo leggero fastidio scompare entro uno/due giorni.

venerdì 6 novembre 2015

CORSO ORTODONZIA C\O NEW YORK UNIVERSITY


Avvisiamo i Gentili Pazienti che da lunedì 09  a venerdì 13 c.m. il Dott. Del Ben parteciperà al C.D.E. Program in Clinical Orthodontics C/O  NEW YORK UNIVERSITY  DENTAL CENTER.
Lo Studio sarà ad ogni modo aperto con orario continuato.  

martedì 3 novembre 2015

COSA FARE DOPO UN INTERVENTO DI IMPLANTOLOGIA?


LA DIETA POST OPERATORIA

OSSERVARE UNA DIETA SEMI LIQUIDA PER I PRIMI 10 GIORNI (GELATO, YOGURT, PASSATO DI VERDURA, MINESTRE, FRULLATI), EVITARE ALIMENTI CON ACIDITA’ E TEMPERATURA ELEVATA ED ALIMENTI POTENZIALMENTE IRRITANTI E PICCANTI.

PASSATI I DIECI GIORNI INIZIARE AD INTRODURRE CIBI MORBIDI
(MOZZARELLA, VERDURA COTTA, PASTA, PESCE UOVA, CARNE TRITATA, ECC.)

CONTINUARE LA DIETA MORBIDA PER TRE SETTIMANE E COMUNQUE FINO AL CONSENSO DEL MEDICO

NON TENERE TRA I DENTI NULLA CHE POSSA DETERMINARE UN SOVRACCARICO SUGLI IMPIANTI (PIPA, SIGARO, BASTONCINI DI LIQUIRIZIA, CHEWIN GUM, ECC.)

L’IGIENE ORALE

FINO ALLA RIMOZIONE DEI PUNTI UTILIZZARE COLLUTORIO ALLA CLOREXIDINA 0,20%, DUE VOLTE AL GIORNO E NON DILUITO.

SPAZZOLARE SOLO I DENTI ADIACENTI ED AIUTARSI A PULIRE LA ZONA OPERATA CON UNA GARZA.

DOPO LA RIMOZIONE DEI PUNTI SOSPENDERE L’USO DEL COLLUTORIO ED INIZIARE A SPAZZOLARE ANCHE NELLA ZONA DELL’IMPIANTO

SE SI POSSIEDE UN IDROGETTO, UTILIZZARLO PER RIMUOVERE I DETRITI DI CIBO NEGLI SPAZI.


E’ IMPORTANTE RICORDARE CHE PIU’ SI MANTIENE PULITO PRIMA E MEGLIO SI GUARISCE.

giovedì 30 luglio 2015

FRENULECTOMIA: cos'è e in che casi è necessaria


LA FRENULECTOMIA

CHE COS'E' IL FRENULO?
E' UNA LAMINA FIBROSA CHE COLLEGA LA PARTE INTERNA DEL LABBRO (SIA SUPERIORE, CHE INFERIORE), ALL'ARCATA DENTARIA.
IL FRENULO LINGUALE INVECE COLLEGA  LA LINGUA AL PALATO INFERIORE.
NEL CASO IN CUI SIA TROPPO CORTO O TROPPO LUNGO, PUO' CREARE DEI FASTIDI E/O PROBLEMATICHE A LIVELLO FONETICO, MASTICATORIO O DI SUZIONE.

IN QUESTO CASO SI INTERVIENE CON LA FRENULECTOMIA:
L'INTERVENTO CONSISTE NELLA RECISIONE DEL FRENULO TRAMITE L'UTILIZZO DI UN ELETTROBISTURI. 
L'OPERAZIONE, IN ANESTESIA LOCALE, DURA UNA DECINA DI MINUTI E LA SUTURA VIENE IN GENERE FATTA CON DEI PUNTI RIMOVIBILI DOPO SETTE GIORNI.
SIA DURANTE CHE DOPO L'INTERVENTO NON SI SENTE ALCUN DOLORE.
LE UNICHE ACCORTEZZE POST CHIRURGICHE SONO QUELLE DI MANTENERE BEN PULITA LA ZONA CON DEL COLLUTORIO ALLA CLOREXIDINA 0.20%  ED EVITARE DI MANGIARE COSE TROPPO CALDE, ACIDE O TROPPO DOLCI.

A SEGUIRE UN ESEMPIO DI FRENULECTOMIA IN UNA PAZIENTE DI 7 ANNI CON FRENULO TROPPO CORTO CHE CAUSAVA PROBLEMI SIA FONETICI CHE GENGIVALI.


                                     FOTO PRIMA DELL'INTERVENTO

                                          FOTO AD INTERVENTO APPENA ESEGUITO




lunedì 13 luglio 2015

Vacanze Estive

Avvisiamo i Nostri Paziente che lo studio resterà chiuso da sabato 08/08 a domenica 16/08 compresi!
Per urgenze potete chiamare la Guardia Medica Odontoiatrica Dental Synergy al numero 338 8238161.
Oppure potete contattare la Guardia Medica dell'Ordine dei Medici di Pordenone al numero 349 5647890.




giovedì 2 luglio 2015

Impianto a carico immediato (parte 2)

IMPIANTO A CARICO IMMEDIATO CON CORONA PROVVISORIA (PARTE 2)

Nel post precedente abbiamo mostrato le foto dell'estrazione e dell'inserimento dell'impianto eseguito ieri, oggi invece pubblichiamo il lavoro completato.
Ricordiamo che pur essendoci la corona provvisoria, il paziente deve in ogni caso prestare attenzione per le prime settimane, in quanto l'impianto non deve essere sottoposto ad alcun tipo di sforzo.
Consigliamo infatti di non masticare nella zona dell'intervento, di mangiare cose morbide per la prima settimana e per il resto del periodo di guarigione non masticare alimenti duri e\o sminuzzare tutto.







martedì 30 giugno 2015

Impianto a carico immediato con corona provvisoria.

IMPIANTO A CARICO IMMEDIATO CON CORONA PROVVISORIA.

Oggi abbiamo estratto un incisivo laterale (22) ad una nostra paziente, in quanto la carie era troppo profonda e non ci ha permesso di salvare il dente.
Ad estrazione avvenuta, è stato inserito l'impianto e successivamente fatta l'impronta per il provvisorio che consegneremo domani....








giovedì 25 giugno 2015

PROTESI CON ATTACCHI LOCATOR

PROTESI CON ATTACCHI LOCATOR

Tale protesi è una soluzione di prima scelta per chi non riesce a gestire una dentiera mobile e nel caso in cui non ci sia la possibilità (chirurgica e/o economica) di una protesi fissa su impianti.
Consiste in una protesi appoggiata su 2 impiant preparati con una guarnizione chiamata LOCATOR.

VANTAGGI:
  • stabilità molto buona
  • manutenzione minima
  • protegge la gengiva dal riassorbimento perché non comprime su di essa con i movimenti 
SVANTAGGI:
  • bisogna toglierla per pulirla quotidianamente
  • i gommini devono sostituiti una volta all'anno

lunedì 22 giugno 2015

QR CODE

                                                         IL DENTISTA PORDENONE
                                                     
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martedì 9 giugno 2015

LA RECESSIONE GENGIVALE: come ripristinare un adeguato margine gengivale

LA RECESSIONE GENGIVALE 

Per recessione gengivale si intende lo spostamento in senso apicale del margine gengivale libero.
Le zone maggiormente esposte a tale problema sono prevalentemente  quelle canino-premolare in quanto sono collocati nella zona di massima curvatura dell'arcata dentale.
In questa sede anatomica infatti, le radici sono meno protette dall'osso corticale, più sottile o addirittura assente.

FATTORI CHE FAVORISCONO LE RECESSIONI GENGIVALI 
  • mancanza congenita di adeguata gengiva aderente
  • inserzioni muscolari o di frenuli aberranti
  • deiscenza dell'osso alveolare
  • tecniche errate di igiene orale
  • riposizionamenti ortodontici non corretti 
  • manufatti protesici con margini debordanti

COME RIPRISTINARE L'ADEGUATO MARGINE GENGIVALE : 

ROOTS MAXIMUM COVERAGE

La tecnica del ROOTS MAXIMUM COVERAGE, conosciuta anche come tecnica con LEMBO A SCORRIMENTO LATERALE E CORONALE, è considerata una delle tecniche di innesto gengivale più efficace ma anche tecnicamente la più difficile.
Tale intervento consiste in un incisione apicale con un estensione corrispondente ai 3/4 del dente interessato, dopo di che si libera il tessuto compreso tra il margine libero della gengiva e l'incisione stessa. Si attiva un accurata levigatura e pulizia per poi suturare il lembo con un punto sospeso, sovrapponendo il margine gengivale al colletto del dente. Si procede con il prelievo dell'innesto libero di gengiva che viene suturato sul letto ricevente. 
Seguendo questo procedimento si ottiene sia la copertura della recessione che contemporaneamente l'aumento di gengiva aderente intorno ad essa.


PERCHE' SOTTOPORSI AD UN INTERVENTO DI ROOTS MAXIMUM COVERAGE?
  • migliora l'estetica 
  • migliora l'ipersensibilità radicolare
  • consente una più efficace difesa dai traumi della masticazione
  • l'igiene è più accurata

A seguire, proponiamo un caso abbastanza complesso di recessione gengivale eseguito su un nostro paziente. 
La foto pre intervento e quelle dell'intervento sono state scattate in data 21/04/2015, poi seguono le foto di avvenuta guarigione, ad una settimana (27/04/2015) ed ad un mese dall'intervento (25/05/2015).
Come si può notare la guarigione ed il risultato sono praticamente immediati.











venerdì 22 maggio 2015

L'ALLUNGAMENTO DI CORONA

CHE COS'E' UN ALLUNGAMENTO DI CORONA?
A volte può succedere che un dente si possa cariare così tanto da distruggere gran parte della sua porzione visibile. In questi casi non è possibile ripristinarlo con una capsula in quanto il moncone risulta essere troppo corto.
Grazie all'allungamento di corona, un semplice intervento locale, si riesce a recuperare più spazio in modo tale da poter utilizzare il dente come pilastro per reggere la capsula.

IN CHE COSA CONSISTE L'INTERVENTO?
Consiste nell'aprire un lembo, togliere una determinata quantità di osso e riposizionare la gengiva più in alto rispetto alla posizione iniziale.
A guarigione avvenuta il moncone sarà più allungato ed utilizzabile per la sostituzione o preparazione del dente in questione.

A seguire un caso eseguito oggi su un premolare superiore:




Tra una settimana pubblicheremo le foto della guarigione!

lunedì 18 maggio 2015

SBIANCAMENTO DENTALE CON LAMPADE ALLO XENO

ildentistapordenone


LO SBIANCAMENTO DENTALE 

COME FUNZIONA:
LO SBIANCAMENTO AVVIENE GRAZIE AD UN PROCESSO DI OSSIDAZIONE TRAMITE L'APPLICAZIONE SUI DENTI DI UN GEL A BASE DI PEROSSIDO D'IDROGENO.
TALE SOSTANZA VIENE ATTIVATA A LASER RILASCIANDO RADICALI LIBERI CHE PENETRANO NELLO SMALTO ELIMINANDO LE MACCHIE.

COME SI PROCEDE:
  1. ABLAZIONE DEL TARTATO PROFESSIONALE: L'IGIENISTA DEVE ASSICURARSI TRAMITE UNA SEDUTA DI PULIZIA DEL TARTARO CHE NON CI SIA ALCUNA PRESENZA DI TARTARO O CIBO FRA I DENTI.
  2. DIGA DENTALE: PER LA PROTEZIONE DELLE GENGIVE SI INSERISCE DELLA DIGA DENTALE DI GOMMA. 
  3. APPLICAZIONE GEL: SI APPLICA IL GEL SBIANCANTE A BASE DI PEROSSIDO D'IDROGENO.
  4. LASER: I DENTI VENGONO IRRADIATI DAL LASER.
  5. POSA E RIMOZIONE: SI ATTENDONO POCHI SECONDI E SI TOGLIE IL GEL.
  6. RIAPPLICAZIONE GEL: A SECONDA DEL RISULTATO L'IGIENISTA DECIDE DI RIPETERE L'APPLICAZIONE FINO AD UN MASSIMO DI 3 STESURE DI GEL.

VANTAGGI
  • L'EFFETTO E' VISIBILE IMMEDIATAMENTE E MIGLIORA NEI GIORNI SUCCESSIVI
  • I RISULTATI SONO VISIBILI PER MOLTO TEMPO, SEMPRE A SECONDA DELLO STILE DI VITA DEL PAZIENTE (CAFFE', THE', SIGARETTE, SUCCHI...)
SVANTAGGI
  • CONTINUANDO A SBIANCARE ANCHE NEI GIORNI SUCCESSIVI AL TRATTAMENTO IN STUDIO, BISOGNA EVITARE CIBI E BEVANDE COLORATE E FUMARE.
  • NON POSSONO UTILIZZARE QUESTO TRATTAMENTO PAZIENTI CON PROBLEMI GENGIVALI, IN GRAVIDANZA O ALLATTAMENTO , DENTI IPERSENSIBILI.

lunedì 13 aprile 2015

COME EVITARE GLI IMPIANTI: prevenire e curare la malattia parodontale

LA MALATTIA PARODONTALE

È una malattia infiammatoria provocata dai microrganismi della placca batterica. È indicata come malattia parodontale (o parodontopatia) perché colpisce il parodonto, cioè l’insieme di strutture che circondano il dente e lo mantengono saldamente attaccato all’osso.
Se non curata, l’infezione procede in profondità:
-la gengiva si allontana dal dente, creando tasche in cui i batteri si accumulano; il tessuto osseo viene distrutto;
-i denti perdono supporto e diventano mobili.
È opinione diffusa che contro questa malattia, un tempo chiamata piorrea, vi sia poco da fare e che sia normale esserne affetti se ne hanno sofferto i propri genitori.
In realtà i disturbi delle gengive e dell’osso sottostante possono essere prevenuti e controllati.

Come capire se si soffre di malattia parodontale

La malattia provoca sintomi molto scarsi e quindi può progredire e aggravarsi senza quasi accorgersene. Per questo motivo è fondamentale sottoporsi regolarmente a visite di controllo in modo tale che il dentista possa intervenire tempestivamente. In particolare, non bisogna aspettare che compaiano i sintomi tipici della malattia avanzata (per esempio la mobilità dei denti) per farsi visitare.
I principali segnali che possono fare sospettare la presenza della malattia sono:
-gengive che sanguinano spazzolando i denti o mangiando cibi duri;
-Gengive arrossate, gonfie, retratte in tutta la bocca o solo su alcuni denti.

Fattori di rischio

Alcune malattie, come il diabete, e alcuni stili di vita, come il fumo, si associano con più frequenza alla comparsa della malattia.

Come si cura

È irrinunciabile, per il successo delle cure, il miglioramento dell’igiene orale ed è auspicabile l’abbandono di abitudini, come il fumo, che possono ridurre la possibilità di successo delle terapie.
I trattamenti parodontali possono essere di tipo chirurgico o non chirurgico, in base allo specifico quadro clinico. La detartrasi e la levigatura radicolare (cioè la rimozione della placca e del tartaro dai denti sopra e sotto il livello della gengiva) e la rimozione dei fattori irritanti locali (per esempio eventuali otturazioni non idonee) sono il fondamento irrinunciabile di ogni terapia parodontale.

Linee guida nazionali per la promozione della salute orale

e la prevenzione delle patologie orali in età adulta.


RACCOMANDAZIONE 1: praticare una buona igiene orale e possibilmente eliminare il fumo.

RACCOMANDAZIONE 2: ablazione del tartaro una volta all’anno, due volte se necessario
e controllo chimico della placca con collutorio.

RACCOMANDAZIONE 3: IN CASO DI MALATTIA PARODONTALE EFFETTUARE UNA DIAGNOSI COMPLETA , CHE CONSISTE DI ANAMNESI, ESAME OBIETTIVO LOCALE ED ESAMI RX E DI LABORATORIO.

RACCOMANDAZIONE 4: fornire/ricevere informazione, istruzione e motivazione per una corretta igiene orale.

RACCOMANDAZIONE 5: terapia meccanica costituita da trattamento meccanico sopra e sottogengivale
ed alle superfici radicolari in modo da ottenere una riduzione del sanguinamento, della profondità di sondaggio, ed un guadagno di attacco nelle tasche superiore ai 3mm.

RACCOMANDAZIONE 6: dopo un attenta valutazione della COOPERAZIONE DEL PAZIENTE (miglioramento del controllo di placca e dell’abitudine al fumo eventuale) e della risposta dei tessuti, intervenire con la terapia chirurgica. Obiettivo primario della terapia: instaurare una morfologia gengivale,ossea e dentale fisiologica. Indicazioni terapia: facilitare accesso alla pulizia, trattamenti ai siti con sondaggi residui maggiori di 4 mm, ripristino della dimensione biologica, trattamento alle forcazioni di I e II classe.

RACCOMANDAZIONE 7: terapia antibiotica, sistemica e/o topica.

RACCOMANDAZIONE 8: successivamente ala terapia causale e correttiva, inserimento in un sistema di richiami finalizzato alla prevenzione.
L’intervallo degli appuntamenti dipende dalla CAPACITA’ DEL PAZIENTE DI MANTENERE ADEGUATO LO STANDARD DI IGIENE CORRELATO ALLA FISIOLOGICA SPECIFICA.

CARTELLE PARADONTALI:

PRIMA E DOPO TRATTAMENTO DI LEVIGATURA RADICOLARE CON CURETTE





Rispetto alla prima cartella, si può notare un notevole miglioramente della situazione parodontale.
Le tasche superiori ai 3mm sono diminuite del 30%, il sanguinamento invece del 40%.
Anche il paziente si è dimostrato collaborativo, tant'è che la placca è diminuita notevolmente.
Tale collaborazione ed una buona riuscita dei trattamenti eseguiti in studio, ci hanno permesso di ottenere ottimi risultati senza dover intervenire chirurgicamente ma inserendo semplicemente il paziente in un sistema di richiami di controllo e pulizia del tartaro.