lunedì 13 aprile 2015

COME EVITARE GLI IMPIANTI: prevenire e curare la malattia parodontale

LA MALATTIA PARODONTALE

È una malattia infiammatoria provocata dai microrganismi della placca batterica. È indicata come malattia parodontale (o parodontopatia) perché colpisce il parodonto, cioè l’insieme di strutture che circondano il dente e lo mantengono saldamente attaccato all’osso.
Se non curata, l’infezione procede in profondità:
-la gengiva si allontana dal dente, creando tasche in cui i batteri si accumulano; il tessuto osseo viene distrutto;
-i denti perdono supporto e diventano mobili.
È opinione diffusa che contro questa malattia, un tempo chiamata piorrea, vi sia poco da fare e che sia normale esserne affetti se ne hanno sofferto i propri genitori.
In realtà i disturbi delle gengive e dell’osso sottostante possono essere prevenuti e controllati.

Come capire se si soffre di malattia parodontale

La malattia provoca sintomi molto scarsi e quindi può progredire e aggravarsi senza quasi accorgersene. Per questo motivo è fondamentale sottoporsi regolarmente a visite di controllo in modo tale che il dentista possa intervenire tempestivamente. In particolare, non bisogna aspettare che compaiano i sintomi tipici della malattia avanzata (per esempio la mobilità dei denti) per farsi visitare.
I principali segnali che possono fare sospettare la presenza della malattia sono:
-gengive che sanguinano spazzolando i denti o mangiando cibi duri;
-Gengive arrossate, gonfie, retratte in tutta la bocca o solo su alcuni denti.

Fattori di rischio

Alcune malattie, come il diabete, e alcuni stili di vita, come il fumo, si associano con più frequenza alla comparsa della malattia.

Come si cura

È irrinunciabile, per il successo delle cure, il miglioramento dell’igiene orale ed è auspicabile l’abbandono di abitudini, come il fumo, che possono ridurre la possibilità di successo delle terapie.
I trattamenti parodontali possono essere di tipo chirurgico o non chirurgico, in base allo specifico quadro clinico. La detartrasi e la levigatura radicolare (cioè la rimozione della placca e del tartaro dai denti sopra e sotto il livello della gengiva) e la rimozione dei fattori irritanti locali (per esempio eventuali otturazioni non idonee) sono il fondamento irrinunciabile di ogni terapia parodontale.

Linee guida nazionali per la promozione della salute orale

e la prevenzione delle patologie orali in età adulta.


RACCOMANDAZIONE 1: praticare una buona igiene orale e possibilmente eliminare il fumo.

RACCOMANDAZIONE 2: ablazione del tartaro una volta all’anno, due volte se necessario
e controllo chimico della placca con collutorio.

RACCOMANDAZIONE 3: IN CASO DI MALATTIA PARODONTALE EFFETTUARE UNA DIAGNOSI COMPLETA , CHE CONSISTE DI ANAMNESI, ESAME OBIETTIVO LOCALE ED ESAMI RX E DI LABORATORIO.

RACCOMANDAZIONE 4: fornire/ricevere informazione, istruzione e motivazione per una corretta igiene orale.

RACCOMANDAZIONE 5: terapia meccanica costituita da trattamento meccanico sopra e sottogengivale
ed alle superfici radicolari in modo da ottenere una riduzione del sanguinamento, della profondità di sondaggio, ed un guadagno di attacco nelle tasche superiore ai 3mm.

RACCOMANDAZIONE 6: dopo un attenta valutazione della COOPERAZIONE DEL PAZIENTE (miglioramento del controllo di placca e dell’abitudine al fumo eventuale) e della risposta dei tessuti, intervenire con la terapia chirurgica. Obiettivo primario della terapia: instaurare una morfologia gengivale,ossea e dentale fisiologica. Indicazioni terapia: facilitare accesso alla pulizia, trattamenti ai siti con sondaggi residui maggiori di 4 mm, ripristino della dimensione biologica, trattamento alle forcazioni di I e II classe.

RACCOMANDAZIONE 7: terapia antibiotica, sistemica e/o topica.

RACCOMANDAZIONE 8: successivamente ala terapia causale e correttiva, inserimento in un sistema di richiami finalizzato alla prevenzione.
L’intervallo degli appuntamenti dipende dalla CAPACITA’ DEL PAZIENTE DI MANTENERE ADEGUATO LO STANDARD DI IGIENE CORRELATO ALLA FISIOLOGICA SPECIFICA.

CARTELLE PARADONTALI:

PRIMA E DOPO TRATTAMENTO DI LEVIGATURA RADICOLARE CON CURETTE





Rispetto alla prima cartella, si può notare un notevole miglioramente della situazione parodontale.
Le tasche superiori ai 3mm sono diminuite del 30%, il sanguinamento invece del 40%.
Anche il paziente si è dimostrato collaborativo, tant'è che la placca è diminuita notevolmente.
Tale collaborazione ed una buona riuscita dei trattamenti eseguiti in studio, ci hanno permesso di ottenere ottimi risultati senza dover intervenire chirurgicamente ma inserendo semplicemente il paziente in un sistema di richiami di controllo e pulizia del tartaro.