mercoledì 3 luglio 2013

LA FLUOROPROFILASSI SECONDO LA COCHRANE LIBRARY



...prima di iniziare: cos'è la COCHRANE LIBRARY?

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●Raccomandazione 1 
La considerevole prevalenza della patologia cariosa nella popolazione infantile italiana 
suggerisce di considerarla tutta a rischio di carie. 
Forza della raccomandazione A 
Grado dell’evidenza VI 
L’elevata prevalenza della patologia cariosa nella popolazione infantile italiana recentemente 
rilevata (Campus et al., 2007) ci porta a valutare l’intera popolazione come potenzialmente a 
rischio di carie e come tale bisognosa di interventi preventivi di tipo estensivo (Tinanoff et 
al., 2002; Källestål et al., 2003; De Grauwe et al., 2004). 

●Raccomandazione 2 
La fluoroprofilassi deve essere consigliata per tutti i soggetti in età evolutiva che vivono in 
aree con acqua a basso contenuto di fluoro (< 0,6 ppm). 

Forza della raccomandazione A 
Grado dell’evidenza I 
    Sottoraccomandazioni 
 La fluoroprofilassi può iniziare dal terzo mese di gravidanza con la 
 somministrazione alla madre di 1 mg/die. 

Forza della raccomandazione C 
 Grado dell’evidenza VI 
 La mancanza di solidi dati scientifici di efficacia non consente una 
 raccomandazione più forte. 
Fluoroprofilassi 0-6 mesi: è possibile somministrare 0.25 mg/die o continuare la 
 somministrazione di 1 mg/die alla madre che allatta. 

Forza della raccomandazione B 
 Grado dell’evidenza VI 
La fluoroprofilassi raggiunge la massima efficacia dopo l’eruzione dei denti. 
La costante presenza di adeguate concentrazioni di fluoro nel cavo orale riduce 
significativamente il rischio di carie (Leroy et al., 2003; Levy, 2003; Marinho et al., 2003; 
Twetman et al., 2003; Weintraub, 2003; Douglass et al., 2004; Marinho et al., 2004a; 2004b; 
Peterson et al., 2004; Twetman et al., 2004; Jones et al., 2005; Yeung et al., 2005; Adair, 
2006; Hiiri et al., 2006). 

I principali meccanismi d’azione del fluoro sono: 
a) rinforzare la struttura cristallina dello smalto con formazione di fluoroapatite (Leroy et al., 
2003; Yeung et al., 2005; Jones et al., 2005; Adair, 2006). Linee guida nazionali per la promozione della salute orale e la prevenzione delle patologie orali in età evolutiva 11
b) favorire la remineralizzazione dello smalto demineralizzato (Leroy et al., 2003; Levy, 
2003; Lewis e Milgrom, 2003; Jones et al., 2005); 
c) effetto antimicrobico, soprattutto su Streptococcus mutans, diminuendone la capacità di 
adesione ai tessuti orali e i tempi di moltiplicazione (Jenkins et al., 1993). 

La somministrazione di fluoro per via sistemica è indicata per tutti i bambini fino a 3 - 6 anni 
di età che vivono in aree in cui la concentrazione dell’oligoelemento nelle acque è < 0,6 
ppm, cioè la quasi totalità, ad eccezione delle aree vulcaniche. Inoltre, in Italia, il consumo di 
acque minerali sostituisce in buona parte quello dell’acqua potabile. Esse riportano 
sull’etichetta la concentrazione di fluoro che di solito è inferiore a 0,6 ppm. Per di più, quelle 
a concentrazione di fluoro più elevata sono, di solito, di gusto non gradito ai bambini. 
Tale metodica di somministrazione è l’unica che assicura il controllo della dose realmente 
assunta in questa fascia di età: la capacità dei bambini di non ingerire significative quantità di 
dentifricio e/o di altri veicoli (es. collutori) non è sicura, né valutabile. 

●Raccomandazione 3 
La somministrazione di fluoro per via sistemica è raccomandata per tutti i soggetti dai 6 
mesi ai 3 anni e costituisce l’unica forma di somministrazione (vedi tabella 2). 

Forza della raccomandazione A 
Grado dell’evidenza I 
A quest’età, la fluoroprofilassi topica tramite dentifrici può esporre a rischio di 
sovradosaggio. 
E’ possibile estendere la fluoroprofilassi sistemica fino ai 6 anni adeguando la dose (Kumar 
and Moss, 2008) (vedi tabella 2). 

Tabella 2: Dosaggi per la somministrazione di fluoro 
Età <0,3 ppm F 0,3-0,6 ppm F >0,6 ppm F 
Dal 3° mese di gravidanza 1 mg 1 mg 0 
0-6 mesi 0,25 mg 0 0 
6 mesi - 3 anni 0,25 mg 0 0 
3-6 anni 0,50 mg 0,25 mg 0 

●Raccomandazione 4 
La somministrazione di fluoro per via topica attraverso l’uso di paste dentifrice a basso 
contenuto di fluoro (500 ppm) è raccomandata dai 3 ai 6 anni, due volte al giorno. Dopo i 
6 anni, l’uso di un dentifricio contenente almeno 1000 ppm di fluoro due volte al giorno è 
di fondamentale importanza nella prevenzione della carie e può costituire l’unica forma di 
somministrazione. 

Forza della raccomandazione A 
Grado dell’evidenza I 
La quantità raccomandata di dentifricio per i bambini sotto i 6 anni deve essere minima, pari 
alla grandezza di una lenticchia. Perché il corretto dosaggio sia rispettato è indispensabile la 
supervisione di un adulto; in nessun caso il dentifricio dovrà essere lasciato all’uso autonomo 
del bambino. Seguendo queste indicazioni, il rischio di fluorosi è decisamente raro, in ogni 
caso, nullo dopo gli 8 anni (Levy, 2003). E’, comunque, importante sottolineare che all’età di Linee guida nazionali per la promozione della salute orale e la prevenzione delle patologie orali in età evolutiva 12
5 anni, per sviluppare fluorosi, è necessario ingerire per lunghi intervalli di tempo il 50% del 
contenuto di un tubetto di dentifricio per bambini (Rock e Sabieha, 1997). Oltre questa fascia 
di età è consigliato l’uso di un dentifricio contenente almeno 1000 ppm di fluoro (Marinho et 
al., 2003). 

Per i pazienti con un rischio di carie elevato (vedi tabella 1), sono necessarie misure 
preventive addizionali, come ulteriori prodotti a base di fluoro (Axelsson et al., 2004; Harris 
et al., 2004; Jonhnson, 2004; Marinho 2004a; 2004b; Petersson et al., 2004). Sarà compito 
dell’odontoiatra pediatrico prescrivere, valutando caso per caso, il mezzo di 
somministrazione più idoneo e la concentrazione di fluoro da utilizzare, dopo aver valutato il 
rischio microbiologico con tecniche adeguate. 

Linee Guida Ministero della Salute

IL DENTISTA PORDENONE

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